La 42ª edizione di Cersaie si conferma come un crocevia essenziale per architetti, designer, imprese e appassionati del mondo delle superfici. L’edizione 2025 porta con sé una ventata di innovazione, tecnologie sperimentali e sensibilità verso sostenibilità e bellezza tattile.
1. Nuovo layout espositivo e fruibilità
Una delle novità più pratiche di questa edizione è il layout rinnovato della fiera, pensato per migliorare l’esperienza di espositori e visitatori: percorsi più fluidi, spazi tematici più evidenti e una maggiore integrazione delle aree dedicate a conferenze, show-room e installazioni speciali.
Questa “ristrutturazione spaziale” contribuisce anche a valorizzare le installazioni immersive e le novità tecnologiche, rendendole più visibili e accessibili.
2. Superfici tattili, effetti 3D e matericità in primo piano
Il 2025 sembra segnato da una forte spinta verso la sensualità dei materiali: superfici materiche, texture tridimensionali, rilievi e finiture che stimolano il tatto diventano grandi protagoniste.
Piastrelle con effetti “relief” (rilievi), micro-texture antiriflesso e combinazioni di materiali che giocano di luce e ombra.
Questo approccio conferma che non solo l’estetica visiva conta, ma la percezione sensoriale — come la resa al tocco — sta guadagnando importanza.
3. Formati generosi, lastre ultrasottili e modularità
La ricerca sui formati è una tendenza consolidata, ma in questa edizione si nota una spinta verso:
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lastre di grande dimensione (120×280 cm e simili), per superfici continue e pochi giunti.
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spessori ultra-sottili, fino a soli 2 mm, per prodotti leggeri ma performanti.
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modularità: la possibilità di combinare moduli diversi nello stesso progetto per creare disegni compositi e varietà progettuale.
Queste soluzioni permettono di ridurre il peso, agevolare la posa, e consentire connessioni fluide tra pavimento e rivestimento.
4. Innovazione tecnologica: piastrelle “intelligenti” e autocurative
Tra le sorprese più interessanti attese all’evento ci sono le piastrelle intelligenti: superfici che integrano sensori, reagiscono a stimoli ambientali (ad esempio cambiano colore con la temperatura), o addirittura si auto-riparano da micrograffi.
Vengono anche presentate superfici antibatteriche e autopulenti (con trattamenti fotocatalitici a base di biossido di titanio) pensate per spazi igienici, ospedalieri e ambienti pubblici.
Queste tecnologie mostrano come la ceramica stia dialogando sempre più con l’innovazione digitale e i materiali “intelligenti”.
5. Tavolo cromatico: neutri raffinati e tocchi di colore
Sul fronte cromatico, il 2025 conferma il ritorno a palette naturali, neutre e delicate, ma con accenti più decisi:
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Toni “puri e naturali”, suggeriti come base – bianco sporco, crema, grigio chiaro — con punte di verde vegetale, grigi caldi e tonalità minerali.
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Contrapposti: l’uso di blu mediterranei, ottanio e pattern Art Deco (archi, chevron) per dare “drammaticità controllata”.
Il risultato è un equilibrio tra sobrietà e punti focali cromatici, capaci di dare carattere senza dominare lo spazio.
6. Sostenibilità: produzione green, materiali leggeri e certificazioni
Non poteva mancare il tema della sostenibilità, che è ormai imprescindibile. Tra gli sviluppi più significativi:
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L’impiego di forni elettrici alimentati da energia solare nelle fasi produttive di piastrelle ultrasottili.
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Materiali che favoriscono il risparmio lungo tutto il ciclo di vita: peso inferiore, minor trasporto, minori consumi energetici.
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Certificazioni più stringenti sull’eco-compatibilità delle materie prime, cicli di smaltimento, processi a basso impatto ambientale.
Le aziende presenti sottolineano che la sostenibilità non è più un valore accessorio, ma un criterio progettuale centrale.
8. Cosa significa tutto questo per architetti e progettisti
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Le nuove superfici tridimensionali e tattili offrono nuovi spunti per giochi di luce, ombra e profondità nei progetti.
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Lastre grandi e spessori ridotti aprono potenzialità per rivestimenti continui, senza interruzioni visive.
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Le piastrelle “intelligenti” possono dare vita a superfici che interagiscono con l’ambiente, aggiungendo valore tecnologico e funzionale.
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La sensibilità verso l’ambiente richiede una selezione consapevole dei materiali e delle tecnologie impiegate.
Cersaie 2025 è più di una semplice vetrina: è un laboratorio in cui la ceramica si spinge verso territori ibridi tra arte, tecnologia e sostenibilità. Le novità finora trapelate mostrano un’industria in trasformazione, pronta a offrire superfici che non sono solo “belle da vedere”, ma anche “da sentire”, efficienti, intelligenti e rispettose dell’ambiente.